Edito da Perras Salvajes (Madrid) ecco una fanzine poco diffusa ma molto coraggiosa, si chiama: “Il privilegio del tempo”. In questo testo le compas riflettono e partono dal contesto della gestione dell’aggressione sessista all’interno del “movimento” per poi ragionare ampiamente sulla distribuzione del tempo e dei privilegi che derivano dall’avere la possibilità (e quindi il potere) di farsi carico delle situazioni o di occupare tutto lo spazio all’interno di ambienti presumibilmente collettivi e sicuri.
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Quest’opuscolo è la traduzione, a cura di B.L.A.
[Brigata Linguistica Antiautoritaria], dal
castillano de “El privilegio del tiempo” delle
compagne della distro Perras Salvajes
Ci hanno insegnato che il nostro tempo gira attorno alla soddisfazione e all’approvazione di altre persone. Quando il tuo tempo consiste in una sottomissione costante, è davvero il tuo tempo? Se ci è sempre stata negata la possibilità di avere tempo per noi, come possiamo sapere che vogliamo e chi siamo?